Nell’anno appena trascorso sono aumentati in modo significativo gli investimenti nell’ambito dei Private Equity.
Cosa è un Private Equity
Quando si parla di Private Equity, si intende una tecnica di investimento finalizzato a finanziare una società non quotata i Borsa, ma con un grosso potenziale di sviluppo.
L’investimento avviene attraverso l’acquisto di azioni direttamente dalla società e non attraverso la Borsa, in un mercato privato e non regolamentato.
Di solito questa operazione finanziaria ha tempo medio-lunghi, e l’investimento si ottiene al momento in cui si disinvestono le azioni, ricavandone l’eventuale plusvalenza dalla vendita della relativa partecipazione azionaria.
I numeri in Italia del Private Equity
Da un Report realizzato da agenzie specializzate, si è riscontrato un aumento di circa il 27% di operazioni rispetto al 2020, per un totale stimato di oltre 85 miliardi di euro.
I settori che hanno maggiormente beneficiato di tali investimenti sono l’industriale ed il chimico, seguiti dai tecnologici e dai consumer.
Dall’analisi degli investimenti in termini economici il settore che ha ottenuto maggiori investimenti è quello delle costruzioni e delle infrastrutture, seguiti dalle telecomunicazioni ed energetico.
Come si è sviluppato a livello demografico
Sempre dall’analisi si evince che su 705 operazioni effettuate di Private Equity, 331 si sono svolte nel Nord-Ovest, con i settori manifatturiero ed industriale a tirare le fila.
A seguire troviamo il Nord-Est ed il Centro, rispettivamente con 197 e 139 operazioni, con un target di investimenti più orientato verso l’industriale.
Il Sud con i suoi 38 investimenti raccoglie finanziamenti nel settore dell’energia e dei servizi collegati a questo settore.
In ultimo, bisogna comunque tenere presente che il Private Equity è un’operazione finanziaria posta in essere da investitori specializzati in quanto finalizzata allo scopo di apportare capitali di rischio di una determinata società, non quotata ma con una forte attitudine alla crescita.