La diffusione dell’auto elettrica accelererà il processo di deflazione del mercato dei mezzi di trasporto. In particolare, in questo articolo vedremo che:
- Il mercato dei mezzi di trasporto è già in deflazione da quasi vent’anni.
- Il costo delle auto elettriche è in continua discesa; questo non farà altro che rinforzare la tendenza deflattiva di fondo del mercato dell’auto.
Cos’è la deflazione tecnologica?
Di deflazione tecnologica ho già parlato in un precedente articolo (link). Cos’è in poche parole la deflazione tecnologica? E’ un processo che coinvolge quasi tutte le industrie e alcuni settori dei servizi. In breve, grazie ai progressi della tecnologia la produttività oraria cresce: per produrre un certo bene (poniamo una lavatrice) sono necessarie un minore numero di ore di lavoro. Ma questo significa che con il passare del tempo quel bene costerà sempre meno; quel bene, cioè, è destinato a subire un processo di deflazione.
La deflazione tecnologica nel settore degli autotrasporti
Per la gran parte dei commentatori e degli economisti, deflazione tecnologica è sinonimo di computer, hardware, internet, etc. Ora, è chiaro che in questi settori la deflazione tecnologica è molto forte (pensate alla differenza di costo tra un computer di oggi ed un computer di cinque anni fa).
Ma è sbagliato pensare che la deflazione tecnologica interessi solo i computer. Il seguente grafico è l’andamento del prezzo di mezzi di trasporto su gomma (automobili più furgoni e camion) negli Stati Uniti dal ’98 al 2013 (linea arancione chiaro):
Come potete vedere, il settore degli autotrasporti è in deflazione più o meno costante. In sostanza, grazie all’automazione sempre più spinta ed ai progressi tecnologici, il prezzo di un automobile e/o di un furgone è sceso del 2,5% ogni anno. Il 2,5% può sembrare poco, ma se ci pensate, è un calo di prezzo del 20% abbondante ogni dieci anni!
Le auto elettriche
Ma che c’entrano le auto elettriche? C’entrano eccome, poichè il costo contenuto che avrà un’auto elettrica entro i prossimi dieci anni, darà una forte spinta al processo di deflazione del mercato automotive. L’auto elettrica costerà poco per due motivi:
- Quando le auto elettriche inizieranno a diffondersi (quando un’auto su quattro sarà elettrica, cioè), le economie di scala permetteranno di abbassare i costi di produzione.
- Ogni anno, il costo di produzione di una batteria al litio scende di più del 6% (a parità di prestazioni). Oggi le batterie sono ancora piuttosto care, ma fra dieci anni?
Ma qual’è l’elemento che inciderà maggiormente sull’abbassamento dei costi? Un’auto elettrica non è come un’auto a carburante: la meccanica dell’auto elettrica è molto più semplice della meccanica di un auto tradizionale. Infatti un’auto elettrica ha 20 volte meno pezzi di un’auto tradizionale. Quindi la voce di costo più importante di un’auto elettrica sono le batterie. Ma, come abbiamo appena visto, il costo delle batterie scende di almento il 6% all’anno. Pertanto il driver principale dell’abbassamento del prezzo delle auto elettriche sarà la diminuzione dei prezzi delle batterie.
Auto elettrica vs auto tradizionale
Facciamo un confronto tra il costo di un auto a carburante di oggi ed il costo di un’auto elettrica del futuro. Consideriamo un’auto utilitaria a benzina di oggi ed un’utilitaria elettrica del futuro.
Per quanto riguarda l’auto a benzina, ipotizziamo un costo d’acquisto di 12.000 euro; ipotiziamo anche che l’auto sia da rottamare dopo 130.000 km (ovvero dopo 13 anni, con una percorrenza di 10.000 km all’anno). I costi annuali totali di possesso e di esercizio della nostra utilitaria a carburante saranno questi:
Ovvero un’utilitaria a benzina costa al suo proprietario circa 270 euro in totale ogni mese (incluso il costo d’acquisto dell’auto spalmato su 13 anni).
Per quanto riguarda l’utilitaria elettrica futura il discorso si fa’ un po’ più complicato, poichè ovviamente fare delle stime diventa più difficile. Innanzitutto, di quale futuro stiamo parlando? Questo grafico ci aiuta:
E’ il costo d’acquisto previsto di un’auto elettrica media negli Stati Uniti (con un autonomia di più di 300km) in funzione del tempo. Guardate la linea verde: è il prezzo medio di un’auto a benzina tradizionale (la linea nera in alto è il prezzo medio delle auto americane, ma è troppo alto rispetto agli standard europei, anche perchè le cilindrate sono diverse…). Come vedete dal grafico, l’auto a carburante media avrà un prezzo paragonabile all’auto elettrica media nel 2022 circa: tra cinque anni un’utilitaria elettrica costerà quanto un utilitaria tradizionale. Ma le cose si faranno ancora più interessanti tra dieci anni, quando un’utilitaria elettrica costerà il 30% in meno di un’utilitaria a benzina.
Ci mancano ancora due dati: il costo annuale dell’elettricità consumata (che sostituisce il costo annuale del carburante) ed una nuova voce di costo, il costo mensile delle batterie. Per quanto riguarda il costo dell’elettricità siamo intorno ad un euro ogni 50 km; invece per le batterie (che si usurano con una certa velocità) ipotizziamo di noleggiarle al costo di 40 euro al mese circa. Lo schema dei costi totali per la nostra utilitaria elettrica del 2027 è il seguente (in giallo sono i costi invariati):
Il costo di manutenzione è molto basso grazie alla semplicità del motore elettrico. Il costo mensile totale è di 195 euro, quasi il 30% in meno del costo mensile totale di un’auto a benzina! In altre parole, l’auto elettrica dovrebbe portare ad una discesa dei costi di esercizio del 3,5% (su base annua).
Conclusioni
La diffusione delle auto elettriche porterà ad un’accelerazione della discesa dei prezzi e dei costi di esercizio delle automobili. Il costo di esercizio di un auto, che ad oggi diminuisce di circa il 2,5% ogni anno, tra una decina d’anni inizierà a scendere del 3,5% circa su base annuale.
Il settore degli autotrasporti è decisamente in deflazione, e questo trend continuerà per molti anni a venire.